\paperw9000 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 Potenza economica e commerciale, oltre che politica e militare, tra il Medio Evo e lÆetα moderna Venezia svolse un ruolo di prim
o piano nel mondo europeo e mediterraneo. Un ruolo che con le grandi \b \cf4 \ATXht12211 scoperte geografiche\b0 \cf0 \ATXht0 del 15░ e 16░ secolo, e la conseguente apertura di nuove vie di comunicazione, sembr≥ modificarsi sensibilmente.\par
I domini
veneziani ôda marö (tale era la denominazione ufficiale, presso la repubblica, dellÆimpero coloniale di Venezia) comprendevano, oltre ai possessi del Levante, anche quelli adriatici ed erano il risultato di una politica di penetrazione di lungo periodo.
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In Adriatico lÆespansione cominci≥ dalla Dalmazia (secolo 11░), si estese allÆIstria, poi, dopo la perdita di Ragusa, discese lungo il litorale albanese. Imponendo alle isole e cittα costiere dellÆAdriatico, lungo la costa orientale, la sua protezio
ne militare, Venezia ne rispett≥ gli istituti amministrativi e politici, sotto il controllo di propri funzionari investiti dei gradi di duca o conte a vita. Solo tra il secolo 12░ e il 13░, con lÆespansione del possesso territoriale, si verific≥ la trasf
ormazione del carattere e della struttura del governo veneto nei domini adriatici fino allÆinstaurarsi di un dominio diretto veneziano.\par
In Oriente i primi stanziamenti veneziani furono successivi alla \b \cf4 \ATXht112511 prima crociata\b0 \cf0 \ATXht0 e si fissarono sulle coste siriache e palestinesi (San Giovanni dÆAcri, Giaffa, Sidone, Tripoli di Siria, Tiro, ecc.), per poi estendersi alle isole Egee, a Costantinopoli e sulle coste stesse del Mar Nero. Per tutto il secolo 12░ si trattava per≥ anc
ora di colonie unicamente commerciali: ogni colonia, retta o dagli stessi mercanti o da un ufficiale designato dal governo della madrepatria, era modellata sugli ordinamenti patri, e beneficiava di foro privilegiato, di esenzioni fiscali, e anche di una
zona extraterritoriale costituita da una o pi∙ contrade e di scali nel porto (in alcuni casi aveva addirittura la proprietα di una parte del porto). Con la \b \cf4 \ATXht112541 quarta crociata\b0 \cf0 \ATXht0 (1204) la situazione cambi≥: il doge di Vene
zia divenne il signore della ôquarta parte e mezzaö dellÆimpero bizantino e, anche se la repubblica non riusc∞ a mantenere sotto il suo effettivo dominio un territorio cos∞ vasto, pure si form≥ allora un vero dominio coloniale veneziano in Oriente. Le co
lonie commerciali si trasformarono in colonie territoriali, almeno in una gran parte del bacino dellÆEgeo, anche se sopravvissero stabilimenti semplicemente commerciali, in territorio politicamente dipendente da altre autoritα, per esempio a Costantinopo
li, ad Aleppo, in Egitto. Accanto a essi sorsero le vere e proprie colonie, possesso territoriale di Venezia, da lei sola dipendenti: cos∞ lÆisola di Candia, le isole dellÆEgeo, alcuni punti della terraferma greca. Queste colonie furono amministrate da V
enezia in duplice modo: alcune, e cioΦ le pi∙ importanti strategicamente, furono amministrate direttamente dalla repubblica, che vi inviava un governatore; le altre invece furono concesse, con investitura, a sudditi veneziani.\par
Questo sistema cominci
≥ a subire modificazioni dalla fine del secolo 14░ al principio del 15░, quando la crescente pressione dei Turchi costrinse Venezia a estendere sempre pi∙ il suo dominio diretto, riscattando e riassorbendo le signorie feudali; impose anche la creazione d
i un comando unico militare, con la nomina dei provveditori generali. Ma in realtα il dominio coloniale di Venezia non ebbe mai unitα di governo: diviso in una molteplicitα di frammenti, senza continuitα territoriale, manc≥ sempre di coesione interna. E
questo spiega come nel secolo 15░, quando la potenza turca, penetrata nel continente europeo e stabilitasi saldamente con lÆoccupazione di Costantinopoli (1453), cominci≥ a premere sui domini veneziani dellÆEgeo, il crollo veneziano fu rapido. Salvi rima
sero solo i grossi baluardi: Candia, la Morea e Cipro (annessa da Venezia nel 1482 e ordinata a somiglianza di tutti gli altri domini direttamente sottoposti alla repubblica), dove Venezia concentr≥ le difese avanzate per proteggere le proprie linee di t
raffico. Allora il dominio coloniale veneziano divenne omogeneo e ben controllato dal potere centrale: provveditori generali (Dalmazia e Istria), provveditori straordinari (Albania e isole del Levante), duca di Candia, provveditore di Cipro, provveditore
della Morea, raccolsero nelle loro mani negli ultimi secoli, e fino a che restarono in possesso di Venezia, questi territori. Ma lÆunitα era stata raggiunta quando Venezia cominciava ad accusare la sua grande crisi.